Segnalato al Concorso Nazionale Gastaldi 1949 per la Narrativa

- INTRODUZIONE (DI COSA SI TRATTA E COSA È RIMASTO)
- RILEVANZA STORICA E RIFLESSIONI SUL MONDO CONTEMPORANEO
- BIBLIOTECHE DOVE L’OPERA RISULTA DISPONIBILE:
- INCIPIT
- INDICE
- SELEZIONE DI TESTI PUBBLICATI NELLO STESSO ANNO (1953)
- LINK CORRELATI
INTRODUZIONE (DI COSA SI TRATTA E COSA È RIMASTO)
Con Allegro ma non troppo. Secondo tempo (per informazioni sul volume precedente vedere qui), Filippo Petroselli conferma la sua predilezione per i testi narrativi brevi, in grado di racchiudere in poche ma dense pagine la capacità di affidare alla penna l’osservazione di uomini, animali, attività e cose nelle più diverse situazioni quotidiane, da angolature inusitate e a volte sorprendenti.
La vicenda su cui la narrazione di volta in volta si concentra coglie una situazione specifica, all’interno di un contesto circoscritto (paese, casa, stanza, famiglia, bottega, podere, ufficio, osteria, ecc.) dove una vicenda da nulla – un fatto occasionale, lo scherzo volto a colpire una debolezza, un comportamento malevolo, i risvolti di un caratteraccio, una situazione imprevista – diventa rappresentativa di un modo di essere, di un vizio, di una mania, di un disagio, di una paura.
Nessuno sfugge all’occhio attento del narratore. Poco importa che si tratti di un ‘notabile’, di un artigiano, di un contadino o di un pescatore di frodo.
Il suo sguardo si appunta sul ‘difetto’ che lo caratterizza, quale che sia la posizione sociale ed economica che il personaggio occupa nel mondo piccolo dove opera (al punto che, in alcuni casi, a chi conosce il complesso delle sue opere, viene il dubbio che stia rappresentando anche se stesso).
Peraltro, non c’è malvagità nel cogliere vizi e difetti, piuttosto la dolente riflessione sulla debolezza umana e sulla scarsa capacità di autocontrollo e autodeterminazione nel modo di vivere e di operare in rapporto al contesto (spesso a fini ‘terapeutici’).
Ciascuna delle venti novelle rappresenta un mondo – ‘piccolo’, circoscritto e tuttavia complesso – colto in uno spazio di tempo breve ma perfettamente delineato in tutti i suoi aspetti.
RILEVANZA STORICA E RIFLESSIONI SUL MONDO CONTEMPORANEO
Nel loro complesso, le novelle colgono in presa diretta il mondo come era tra fine anni Quaranta e inizio anni Cinquanta del secolo scorso. Ogni scenetta è contestualizzata in un luogo perfettamente delineato con pochi tratti (oggetti, attrezzi, mobilio, animali, piante, attività, ecc.) capaci di definire lo sguardo su un interno, su una situazione, sul paesaggio, su un’attività lavorativa, sulle abitudini alimentari, sull’abbigliamento, su costumi sociali oltreché, naturalmente, sui comportamenti dei malcapitati protagonisti.
La lettura di ogni novella, oltre a raffigurare i protagonisti nel loro agire, lascia la precisa sensazione che il narratore sia interno alla scena raffigurata e conosca bene ciascuno di loro per averci avuto a che fare, per averlo incontrato e, perché no, per essere partecipe di questo o quell’episodio. Allo stesso modo, conosce alla perfezione i luoghi in cui le novelle sono ambientate per le descrizioni accurate degli ambienti paesani, campagnoli, boschivi, lacustri, ecc., con le loro specificità locali – botaniche e zoologiche – e per qualche riferimento puntuale e riconoscibile (ad esempio, la “strada ortana” o quella che portava al “Bagnaccio” (ossia, rispettivamente, la strada che collega Viterbo a Orte e quella che permetteva di raggiungere a piedi le pozze di acque solfuree nei pressi delle Terme, a pochi chilometri da Viterbo).
Ne emerge un mondo in cui città, paese, campagna, prati e boschi sono ancora molto vicini e interagiscono quotidianamente; in cui gli alimenti provengono dal contado e vengono trasformati in loco per arrivare sulle – semplici – mense di ciascuna casa; in cui l’abitudine di raccogliere erbe spontanee è parte del vivere quotidiano così come è quasi la norma spostarsi a piedi o con il carretto, con il treno solo in casi importanti, mentre la macchina è ancora un lusso per pochi.
BIBLIOTECHE DOVE L’OPERA RISULTA DISPONIBILE:
- Biblioteca comunale Enrico Minio – Civita Castellana (VT) –
- Biblioteca consorziale di Viterbo – Viterbo (VT)
- Biblioteca del Centro di ricerche per la storia dell’alto Lazio – Viterbo (VT)
- Biblioteca del Seminario vescovile – Treviso (TV)
- Biblioteca diocesana – Viterbo (VT)
- Biblioteca nazionale Braidense – Milano (MI) –
- Biblioteca nazionale centrale – Firenze (FI)
- Biblioteca statale di Cremona – Cremona (CR)
- Biblioteca statale di Cremona – Cremona (CR)
INCIPIT
“Ton! … Ton! …
I colpi del battente riempirono cupi il vicinato.
Nella notte nera e tempestosa sembrò che si picchiasse non ad un portone, ma, nello stesso tempo, a tutti i portoni della strada.
Però il dottore, ch’era già uscito dopo cena per un malato grave col ferraiuolo avvoltolato fino alle orecchie, ed era rientrato assai tardi grondando acqua ghiaccia, seguitò a dormire della grossa come chi si gode il meritato riposo dopo un’onesta giornata di lavoro.
Il suo russare riempiva la camera: eco beffarda all’importuna voce del battente.
Tonh! … Tonh! … Tonh! … Tonh! …
I colpi rimbombarono più energici e frettolosi. Allora si tacque il ritmico grugnito ed il vecchio medico, pur ancora con le palpebre incollate, mosse le gambe come chi vuole camminare e non può perché impacciato.
Nel sonno, quei tonfi, gli eran sembrati sonori calci, accompagnati dalle relative esortazioni: “Alzati poltrone! Non te ne vergogni? Presto! Su! Fa il tuo dovere! Fuori dal covo caldo!”
(da La ricetta)
INDICE
- La ricetta
- Per un … punto Martin perdè …la perla
- L’onore nel negozio
- Lo scapestrato
- I guai della gentilezza
- Lo sconosciuto
- Memeo
- L’agnello dorato
- Diritto alla vita
- La ruota di ricambio
- L’eredità
- Dalla pentola al trono
- Le due paure
- Pesca grossa
- Un’efficace medicina
- La crocchetta
- I fichi di Tirimpi
- L’olio di ricino
- Totocalcio
- La lezione di Meo
SELEZIONE DI TESTI PUBBLICATI NELLO STESSO ANNO (1953)
- Antonio Aniante (Antonio Rapisardi), La zitellina, Cappelli, Bologna 1953
- Lucilla Antonelli, Il santo della palude. Biografia di Giuseppe Massarenti, Corbaccio, Milano 1953
- Riccardo Bacchelli, Figlio di Stalin, Rizzoli, Milano 1953
- Riccardo Bacchelli, Memorie del tempo presente, Rizzoli, Milano 1953
- Piero Bargellini, L’avvenire, Vallecchi, Firenze 1953
- Renzo Biasion, Sagapò, Einaudi, Torino 1953
- Wanda Bontà, Amanti, Valsecchi, Milano, 1953
- Wanda Bontà, Amore nemico, Valsecchi, Milano, 1953
- Massimo Bontempelli, L’amante fedele, Mondadori, Milano 1953
- Livia De Stefani, La vigna di uve nere, Mondadori, Milano 1953
- Carlo Emilio Gadda, Novelle dal ducato in fiamme, Vallecchi, Firenze 1953
- Giovannino Guareschi, Mondo piccolo. Don Camillo e il suo gregge, Rizzoli, Milano 1953
- Liala, Soliloquio a mezzavoce, Sonzogno, Milano 1953
- Giuseppe Longo, I giorni di prima, Cappelli, Bologna 1953
- Nicola Moscardelli, Poesie, racconti, saggi, a c. di Antonio Silveri, Conchiglia, Roma 1953
- Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli, Einaudi, Torino 1953
- Aldo Palazzeschi, Roma, Vallecchi, Firenze 1953
- Cesare Pavese, Notte di festa, Einaudi, Torino 1953
- Guido Piovene, La gazzetta nera, Mondadori, Milano 1953
- Domenico Rea, Ritratto di maggio, Mondadori, Milano 1953
- Lalla Romano, Maria, Einaudi, Torino 1953
- Rafael Sabatini, Racconti turbolenti (Turbulent Tales) (1946), Sonzogno, 1953
- Rafael Sabatini, Il giocatore (The Gamester) (1949), Sonzogno, 1953
- Teresa Sensi, Oggi è come ieri, Rizzoli, Milano 1953
- Teresa Sensi, Sogni a prestito, Rizzoli, Milano 1953
- Mario Soldati, L’accalappiacani, Atlante, Roma 1953
- Mario Tobino, Le libere donne di Magliano, Vallecchi, Firenze1953
- Antonino Trizzino, Navi e poltrone, Longanesi & C., Milano 1953
- Luigi Ugolini, Il romanzo di Brunelleschi, Paravia, Torino 1953
- Vetrino. Storia di un omino di vetro, Illustrato da Leo Mattioli, Vallecchi, Firenze 1953
- (Michel Breitman, Vétrino ou le bonhomme de verre)
- Lina Zaleo, Il fiore dell’agrifoglio, Mondadori, Milano 1953
LINK CORRELATI
Giudizi critici su “Allegro ma non troppo” (1953) da PRO OMNIA

